La figlia venticinquenne dell’ex presidente Barack Obama ha diretto un cortometraggio intitolato *Heart*, presentato in anteprima il 18 gennaio al Sundance Film Festival. Ha scritto lei stessa la sceneggiatura. Per perseguire la sua carriera cinematografica, Malia ha scelto di abbandonare il famoso cognome di famiglia e ha adottato lo pseudonimo Malia Ann. Malia ha descritto *Heart* come “una strana storiella, un po’ fiabesca. Riguarda un uomo in lutto per la morte della madre, che ha lasciato una richiesta insolita nel suo testamento”.
La figlia di Obama ha studiato cinematografia all’Università di Harvard. Ha anche lavorato come sceneggiatrice per la serie Amazon Prime *Swarm*, creata da Janine Nabers e Donald Glover, che ha debuttato a marzo 2023.
Nonostante abbia abbandonato il cognome del padre, alcuni commentatori su X (ex Twitter) sono scettici sulla sua autenticità. La etichettano anche come “no-baby”, un termine usato per descrivere i bambini che raggiungono il successo sfruttando i loro genitori ricchi e famosi.
I commenti includono: “Nepo-baby colpisce ancora”, “La figlia di Obama sta cercando di eludere la conversazione repo-baby non usando il suo cognome. Ragazza, sei un’Obama”, “Ha fatto uno stage a *Girls* a 15 anni, ha lavorato con Weinstein a 18 e poi ha scritto per lo show di Donald Glover a 24, senza libri d’autore a suo nome, e ora sta debuttando con il suo primo cortometraggio al Sundance”, leggi i commenti. Attualmente, il film ha una valutazione di 5,8 su 10 su IMDb.