Dopo essersi cacciato in guai seri quest’estate, Justin Timberlake se l’è cavata sorprendentemente relativamente bene. Nonostante la possibilità di finire in prigione, l’avvocato del cantante, Edward Beck, è riuscito a raggiungere un accordo favorevole con i procuratori. Di conseguenza, la conseguenza più spiacevole per Justin è stata quella di essere costretto a riconoscere pubblicamente la sua colpevolezza e a scusarsi.
L’incidente che ha portato il cantante in tribunale è stato, come precedentemente riportato, guida in stato di ebbrezza, fortunatamente senza conseguenze aggravanti. Timberlake è stato arrestato il 18 giugno mentre guidava sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Il suo avvocato ha negoziato un’accusa minore di “guida con capacità limitate”, che, a differenza della più grave “guida sotto l’effetto di alcol”, non è considerata un reato penale. Inoltre, la punizione per questa infrazione è significativamente più lieve. Timberlake è riuscito a evitare non solo la prigione, ma anche una multa salata! Il servizio alla comunità obbligatorio che ha ricevuto è stato quasi comico: è stato condannato a 25 ore di lavoro, non a pulire le strade o cose simili, ma semplicemente ad aiutare un impiegato a smistare i documenti in tribunale.
Quindi, l’unico aspetto relativamente spiacevole è stata la richiesta di scuse pubbliche. Uscendo dal tribunale, Timberlake ha dichiarato:
“Riconosco di aver commesso un errore e spero che il mio esempio aiuti altri a evitare situazioni simili. Non mettetevi mai al volante dopo nemmeno un drink! Ci sono molte alternative. Chiamate un amico o, come minimo, prendete un taxi…”
A proposito, la sentenza pronunciata contro Timberlake non è piaciuta a tutti. I suoi fan erano, ovviamente, entusiasti che il cantante potesse continuare il suo tour mondiale. Tuttavia, i cittadini meno entusiasti hanno ritenuto la sentenza “oltraggiosamente e ingiustamente indulgente”. Credevano che se Timberlake fosse stato una persona normale e non una celebrità, avrebbe dovuto affrontare un trattamento molto più duro. Ciò ha sollevato preoccupazioni su un principio fondamentale: l’uguaglianza davanti alla legge, che molti hanno trovato oltraggioso.